Svolgere esercizi con l’utilizzo di un solo arto permetterà nel tempo di raggiungere benefici e miglioramenti sia in termini prestazionali che di salute/benessere per l’atleta o per il praticante.
Cosa svilupperà un programma specifico di questo tipo e quali le finalità?
Consapevolezza dello spazio, del Sè;
Stabilità
Forza
Riequilibrio Posturale.
Consapevolezza dello Spazio e del Sè
Spesso si parla prima di tutto di stabilità, forza muscolare e di altre capacità motorie, tralasciando l’importanza dello sviluppo e crescita della consapevolezza del Sè.
Questa capacità psicofisica ci consente di riconoscere il nostro corpo nello spazio e nell’ambiente circostante permettendoci il movimento all’interno delle nostra dimensione di spazio.
Banale come concetto? Per nulla!
È un elemento essenziale per raggiungere obbiettivi motori: imparare nuove pratiche, esercizi, movimenti…etc.
Senza di questo non saremo in grado di aumentare la forza del nostro sistema muscolo-scheletrico, migliorare la velocità ed essere più resistenti alla fatica.
Elaborare un’esperienza motoria non è semplicemente imparare un nuovo esercizio o migliorarlo; significa acquisire una nuova conoscenza in stretta relazione con le nostre espressioni esperienziali, percettive ed emotive, cercando quindi di prestare attenzione al nostro mondo interiore.
Il nostro organismo è sviluppato in modo tale che tutto funzioni all’unisono.
Riceviamo i segnali dell’ambiente esterno, gli elaboriamo rispondendo poi con delle azioni che ci permettono di adattarci al meglio a quella nuova situazione, funzionali anche al superamento di un eventuale nuovo ostacolo secondo la nostra interpretazione; tutto questo grazie alla funzionalità dei meccanismi recettoriali presenti in tutto il nostro organismo.
Stabilità
È una condizione in cui un segmento osseo-muscolare legato ad un’articolazione resiste a forze e sollecitazioni esterne durante il movimento o posizioni statiche.
L’abilità a stare in equilibrio in monopodalica determinerà miglioramenti sulla propriocezione dell’arto coinvolto nel movimento influenzando di conseguenza la performance del core rendendolo più forte e più in grado di stabilizzare l’intero corpo nello spazio.
Osservando la camminata o la corsa ci accorgeremo che la falcata sarà costituita da un movimento unilaterale diversificato (una gamba sta in avanti, l’altra indietro). In riferimento a quest’esempio, aumentare la stabilità unilaterale consentirebbe di migliorare:
coordinazione motoria generale;
riallineare le forze in gioco in caso di asimmetrie;
atteggiamenti posturali considerati scorretti.
Forza
Non possiamo non parlare di arti dominanti.
Un arto dominante, il più utilizzato tra i due, consente di aver maggior controllo motorio e di conseguenza ottimi stimoli contrattili generando così maggior forza rispetto all’arto controlaterale.
L’obbiettivo di dedicare del tempo a sedute allenanti specifiche a movimenti o esercizi unilaterali ha come vantaggio di riequilibrare le forze asimmetriche che si presentano tra i due arti.
Un lavoro a lungo termine sarà quello di poter raggiungere il più possibile una qualità funzionale simmetrica sui movimenti bilaterali o bipodalici, evitando così compensazioni di forze e di atteggiamenti posturali, che alla lunga produrranno infortuni.
Riequilibrio posturale
Possiamo modificare dinamicamente la postura a seconda della nostra esigenza nello spazio per adattarla al meglio alla nostra funzione motoria, per tenerci in equilibrio e per mantenere in salute il nostro equilibrio psicofisico.
Una buona postura viene interpretata osservando e riconoscendo quegli aspetti conformi alle leggi strutturali della colonna in uno stato fisiologico delle curve.
Un riequilibrio posturale ha lo scopo quindi di allineare atteggiamenti considerati scorretti.
Qualsiasi sport osserveremo potremmo vedere che ogni movimento è determinato da un cambiamento continuo della postura nel tempo.
Ogni esercizio per mantenere un equilibrio e svolgere un gesto atletico richiede una determinata tecnica Cinetica e Posturale, determinante per raggiungere l’obbiettivo motorio attraverso:
economicità del gesto, a vantaggio di un elevata velocità del movimento;
efficienza;
sicurezza.
L’allenamento è solo la strada per condurci al nostro obbiettivo finale. Sè approfondiamo anche la Teoria di base, la strada è priva di insicurezze. Buon equilibrio!!
L’importanza degli esercizi Monopodalici e Unilaterali
Svolgere esercizi con l’utilizzo di un solo arto permetterà nel tempo di raggiungere benefici e miglioramenti sia in termini prestazionali che di salute/benessere per l’atleta o per il praticante.
Cosa svilupperà un programma specifico di questo tipo e quali le finalità?
Consapevolezza dello Spazio e del Sè
Spesso si parla prima di tutto di stabilità, forza muscolare e di altre capacità motorie, tralasciando l’importanza dello sviluppo e crescita della consapevolezza del Sè.
Questa capacità psicofisica ci consente di riconoscere il nostro corpo nello spazio e nell’ambiente circostante permettendoci il movimento all’interno delle nostra dimensione di spazio.
Banale come concetto? Per nulla!
È un elemento essenziale per raggiungere obbiettivi motori: imparare nuove pratiche, esercizi, movimenti…etc.
Senza di questo non saremo in grado di aumentare la forza del nostro sistema muscolo-scheletrico, migliorare la velocità ed essere più resistenti alla fatica.
Elaborare un’esperienza motoria non è semplicemente imparare un nuovo esercizio o migliorarlo; significa acquisire una nuova conoscenza in stretta relazione con le nostre espressioni esperienziali, percettive ed emotive, cercando quindi di prestare attenzione al nostro mondo interiore.
Il nostro organismo è sviluppato in modo tale che tutto funzioni all’unisono.
Riceviamo i segnali dell’ambiente esterno, gli elaboriamo rispondendo poi con delle azioni che ci permettono di adattarci al meglio a quella nuova situazione, funzionali anche al superamento di un eventuale nuovo ostacolo secondo la nostra interpretazione; tutto questo grazie alla funzionalità dei meccanismi recettoriali presenti in tutto il nostro organismo.
Stabilità
È una condizione in cui un segmento osseo-muscolare legato ad un’articolazione resiste a forze e sollecitazioni esterne durante il movimento o posizioni statiche.
L’abilità a stare in equilibrio in monopodalica determinerà miglioramenti sulla propriocezione dell’arto coinvolto nel movimento influenzando di conseguenza la performance del core rendendolo più forte e più in grado di stabilizzare l’intero corpo nello spazio.
Osservando la camminata o la corsa ci accorgeremo che la falcata sarà costituita da un movimento unilaterale diversificato (una gamba sta in avanti, l’altra indietro). In riferimento a quest’esempio, aumentare la stabilità unilaterale consentirebbe di migliorare:
Forza
Non possiamo non parlare di arti dominanti.
Un arto dominante, il più utilizzato tra i due, consente di aver maggior controllo motorio e di conseguenza ottimi stimoli contrattili generando così maggior forza rispetto all’arto controlaterale.
L’obbiettivo di dedicare del tempo a sedute allenanti specifiche a movimenti o esercizi unilaterali ha come vantaggio di riequilibrare le forze asimmetriche che si presentano tra i due arti.
Un lavoro a lungo termine sarà quello di poter raggiungere il più possibile una qualità funzionale simmetrica sui movimenti bilaterali o bipodalici, evitando così compensazioni di forze e di atteggiamenti posturali, che alla lunga produrranno infortuni.
Riequilibrio posturale
Possiamo modificare dinamicamente la postura a seconda della nostra esigenza nello spazio per adattarla al meglio alla nostra funzione motoria, per tenerci in equilibrio e per mantenere in salute il nostro equilibrio psicofisico.
Una buona postura viene interpretata osservando e riconoscendo quegli aspetti conformi alle leggi strutturali della colonna in uno stato fisiologico delle curve.
Un riequilibrio posturale ha lo scopo quindi di allineare atteggiamenti considerati scorretti.
Qualsiasi sport osserveremo potremmo vedere che ogni movimento è determinato da un cambiamento continuo della postura nel tempo.
Ogni esercizio per mantenere un equilibrio e svolgere un gesto atletico richiede una determinata tecnica Cinetica e Posturale, determinante per raggiungere l’obbiettivo motorio attraverso:
L’allenamento è solo la strada per condurci al nostro obbiettivo finale.
Sè approfondiamo anche la Teoria di base, la strada è priva di insicurezze.
Buon equilibrio!!
Preparatore Sportivo
Pietro Soru